domenica 22 maggio 2011

...E ora il designer sei tu!!

La poltrona di Stéphan Schulz è polimorfa: lascia all'utente la possibilità di riempirla liberamente e, così, di personalizzarla.


Sembra una gabbia che si compiace della propria forma scheletrica a danno della funzione e della comodità. In verità è una poltrona molto vicina alla persona, con cui essa può stabilire un rapporto di vera e propria complicità. Il designer Stéphan Schulz organizza il progetto su due livelli: dopo lo step del progettista, ecco il completamento della seduta passa nelle mani dell’utente, che diventa a propria volta designer.
Una griglia tridimensionale in tondino di ferro si predispone a essere riempita da parte della persona che la usa. Le soluzioni possono essere molteplici. Può fungere da poltrona vera e propria, grazie a imbottiture soffici come cuscini, orsacchiotti e altri semilavorati analoghi. Oppure rinunciare completamente a quella funzione e diventare un contenitore di tanti oggetti diversi che caratterizzano il paesaggio domestico.
Quella poltrona non è mai uguale a sé stessa. Può avere una storia multiforme e, grazie alla sua anima metallica, può sopravvivere per tanti decenni alle varie imbottiture che vi si susseguono.

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